Trieste accoglie una nuova realtà sportiva inclusiva: nasce ufficialmente Trieste All-In pronta a riscrivere le regole dell’inclusione nello sport. Con quaranta iscritti già al debutto, il progetto parte sotto i migliori auspici, confermando la voglia della città di abbracciare gli sport capaci di unire atleti con e senza disabilità in un’unica, appassionata squadra. Il punto di partenza è proprio il baskin.
Il baskin, disciplina nata per estendere il basket a tutti, diventa così un nuovo punto di riferimento per chi crede in uno sport senza barriere. Trieste All-In non è solo una squadra, ma un manifesto di inclusione e condivisione, un luogo in cui ogni giocatore, indipendentemente dalle proprie abilità, trova un ruolo e una dimensione sportiva.
"L’entusiasmo è stato travolgente fin dal primo giorno. L’idea di creare una nuova squadra di baskin a Trieste ha subito raccolto un enorme interesse. Ora vogliamo consolidare questa realtà e, nel futuro, espanderci anche ad altre discipline", racconta Michela Santarossa, presidente della neonata società, sottolineando la volontà di costruire un movimento inclusivo su più fronti. L’obiettivo non è solo la competizione, ma anche la creazione di un ambiente in cui lo sport sia uno strumento di crescita, socializzazione e abbattimento delle differenze. La risposta della città e delle istituzioni è stata immediata, segno che il bisogno di iniziative di questo tipo era forte e atteso.
Abbiamo chiesto a Michela Santarossa, Presidente di Trieste All-In quale è stata la spinta per creare questa squadra?
"Abbiamo visto quanto il baskin possa fare la differenza nella vita di molte persone. L'idea è nata dal desiderio di offrire un'opportunità concreta a chiunque voglia vivere il basket in modo inclusivo. Trieste ha una grande tradizione cestistica e sappiamo che questa disciplina è già parte integrante del panorama sportivo locale, offrendo un’opportunità a chiunque voglia giocare a basket, indipendentemente dalle proprie capacità”
Avete già una quarantina di iscritti. Vi aspettavate una risposta così forte?
"Speravamo in un buon riscontro, ma l’entusiasmo ci ha sorpreso. Significa che il messaggio è passato: c’era bisogno di un progetto come questo e la città lo ha accolto con grande calore."
Quali sono le principali sfide che vedete all’orizzonte per la crescita della squadra?
"Oltre alla parte organizzativa, vogliamo garantire un percorso di crescita a tutti i nostri atleti, cercando le migliori condizioni per allenamenti e competizioni. La sfida più grande sarà mantenere questo entusiasmo nel lungo periodo."
Come sta reagendo la comunità e quali sono le collaborazioni più importanti per voi?
"Abbiamo trovato grande supporto da parte delle istituzioni e delle associazioni locali. La collaborazione con la Fondazione Monticolo&Foti, ad esempio, è fondamentale per aiutarci a strutturare il progetto in modo solido e sostenibile"
Abbiamo sentito inoltre Andrea Monticolo, Presidente della Fondazione Monticolo&Foti che supporta l’iniziativa. Perché la Fondazione Monticolo&Foti ha deciso di supportare Trieste All-In?
"Crediamo fermamente nel potere dello sport come strumento di inclusione e crescita. Il baskin incarna perfettamente questi valori e supportare un progetto così innovativo a Trieste era per noi una scelta naturale"
Quali sono le prospettive future della collaborazione con Trieste All-In?
"L’obiettivo è consolidare la squadra e, in futuro, ampliare il supporto anche ad altre discipline sportive inclusive. Vogliamo creare un ecosistema in cui lo sport sia accessibile a tutti, senza barriere"
Quali risorse e strumenti metterete a disposizione della squadra?
"Oltre al supporto economico, mettiamo a disposizione la nostra rete di contatti e la nostra esperienza per aiutare la squadra a crescere sia dal punto di vista organizzativo che logistico. Vogliamo che Trieste All-In diventi un modello di inclusione a livello nazionale"
Che ruolo può avere la città di Trieste in un progetto come questo?
"Trieste ha sempre avuto una vocazione sportiva e sociale molto forte. Se la città continua a rispondere con questo entusiasmo, possiamo davvero trasformare questa iniziativa in un punto di riferimento per lo sport inclusivo in Italia"
Con la passione e l’energia che sta dimostrando, Trieste All-In non è solo una squadra, ma un segnale forte: lo sport può e deve essere davvero di tutti.