Trieste, 19 Aprile 2024

Pozzecco eguaglia il suo record alla Lanaro Granfondo

15 Gennaio 2023 Autore: Maurizio Ciani

“Ultimo ma non ultimo” è un modo dire così come lo spirito del premio speciale “mai molàr”, che è andato alla 7ª ciclista in gara, Deborah Ovadia. La Lanaro Granfondo infatti non è una semplice competizione agonistica, ma anche una sfida con se stessi, un ritrovo tra amici sportivi ed un momento di condivisione della passione per la montagna e la natura in generale. Siamo all’edizione 2019 e Monica Fonzari, titolare della cartoleria Diemme di via Pollitzer nonché ciclista, nonostante sia affetta da un brutto male, con tenacia decide di lottare e giungere al traguardo, posto in cima al rilievo carsico. Purtroppo Monica ci ha lasciati lo scorso aprile e stamani il marito Dario Donat era presente all’arrivo con il figlio Stefano, che oggi porta avanti l’attività: «Monica storicamente era vicina agli organizzatori del Vulkan – ha dichiarato Dario – pertanto abbiamo deciso di istituire questo riconoscimento alla volontà di arrivare nonostante le difficoltà».

Ed alcune difficoltà le hanno avute le compagne di società – al Gruppo Generali – e in un certo senso di sventura Michela Baf e Laura Ukovich: la prima si è trovata alle prese con una foratura quand’era in testa, la seconda aveva riscontrato non più tardi di ieri un problema sempre ad una ruota; di conseguenza entrambe hanno gareggiato con delle bici che non erano loro, quindi sicuramente non sono state avvantaggiate. Com’è giusto che sia in una kermesse cronometrata, ne ha approfittato chi seguiva e nello specifico Lara Kocjancic; alla prima prova da tesserata della Flamme Rouge, Lara si è dimostrata soddisfatta per la prima vittoria, meno per il tempo, con un 2h02’30” che si è rivelato di 8 minuti rispetto a quello del 2022. Baf e Ukovich hanno completato il podio in 2h06’ e 2h08’20”.

Chi invece ha fatto siglare un tempo analogo a quello della passata edizione è stato Daniel Pozzecco (nella foto, a destra); e quando diciamo “analogo” intendiamo proprio al secondo: «Se lo sapevo, una trentina di secondi in meno li potevo fare» ha detto il campione di Aurisina, che ha concluso con un «vabbè, sarà per il prossimo anno». Condizioni fisiche migliori ma terreno più ostico, molto scivoloso soprattutto nel tratto tra Basovizza e Pese, si sono compensati, così Pozzecco ha completato i 35 km con 950 m di dislivello nuovamente in 1h27’28”, eguagliando di fatto il suo record. Bella lotta per il secondo posto tra Roberto Vidoni e Tomaz Cefuta (nella foto, rispettivamente a sinistra e in centro), con quest’ultimo che ha fatto la differenza nella dura salita finale garantendo la doppietta alla Flamme Rouge; 1h30’04” il suo crono, con 45” di vantaggio sul rivale della Cottur.

Per la parte podistica della kermesse, nonostante qualche problema “tecnico”, ennesima netta affermazione per Nicol Guidolin, che con 2h58’ ha fatto registrare la terza prestazione assoluta, dietro solo ai “calzini” – in quota Free Runners in ambito Fidal – Marco Pressel e Lorenzo Zamparo; l’esperto Pressel rappresenta un po’ il mentore per Zamparo, tantoché nelle chiacchiere da spogliatoio (ben allestito sulla vetta dal Vulkan) ha manifestato la voglia di dedicarsi prossimamente al triathlon. Tornando alla cronaca, 2h45’15” e 2h53’37” i loro tempi, invece 3h03’16” ha fatto segnare il terzo uomo, Antonio Sacchi della Sportiamo. Tra le donne l’argento è andato alla skyracer del Gsd Val Rosandra Eva Paternoster (3h31’01”) seguita dalla ciclista, ma per l’occasione podista, Barbara Duse della Trieste Atletica (3h31’52”). Tra i circa 120 partecipanti anche alcune e-bike; nella graduatoria dedicata, vittoria per Fabio Samsa in 1h47’47”.

 


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