Trieste, 28 Marzo 2024

Panathlon: ritorno al conviviale celebrando gli eroi giuliani di Luna Rossa

10 Giugno 2021 Autore: Maurizio Ciani

«Finalmente, dopo mesi in cui abbiamo sofferto, possiamo rivederci dal vivo». Questo l’incipit del discorso di Fulvio Bronzi, presedente del Panathlon Trieste, che ha aperto il 695° conviviale che si è tenuto un paio di giorni fa all’NH Hotel. Per l’associazione, che ha finalità etiche e culturali legate al mondo dello – o meglio “degli” – sport, è stato pesante non potersi incontrare fisicamente, causa le note restrizioni anti-pandemiche. Nonostante questo il sodalizio, che nel capoluogo giuliano vanta una sessantina di soci afferenti ad oltre trenta categorie, non si era assolutamente perduto d’animo, organizzando ad esempio un’interessante videoconferenza con il neo presidente Fidal Fvg, Massimo Di Giorgio, per parlare di atletica.

Però il “live” è tutt’altra cosa, e in tale ritrovato contesto si è svolta la serata denominata “I giuliani e Luna Rossa in Nuova Zelanda”, per celebrare il successo dell’imbarcazione italiana alla Prada Cup ed aver l’occasione di poter dialogare con due tra i circa cento membri dello staff, tra equipaggio e tutto ciò che gira attorno ad un grande progetto come questo. Ospiti del Panathlon sono stati Andrea Zugna e Andrea Canciani, il primo proveniente da un’esperienza nel mondo del motociclismo nella scuderia di Valentino Rossi, il secondo progettista che ha agito da remoto, dalle nostre parti, ed iniziava a lavorare praticamente quando gli altri andavano a dormire, considerato il notevole fuso orario. Il motivo della sua mancata partenza per Auckland era legato alle limitazioni anti-Covid, che non consentivano di avere troppe persone in loco.

Ricordiamo che i membri della squadra provenienti dalle nostre terre erano ben otto; a parte i summenzionati Zugna e Canciani, bisogna quindi menzionare il grinder Nicholas Brezzi, il rigger Raffaelle Fredella, il responsabile logistico Giulio Giovanella, l’esperto di fluidodinamica Matteo Ledri, il velista della young generation Andrea Tesei ed infine il grande Vasco Vascotto, che non ha bisogno di presentazioni. Poi era diventato triestino d’adozione, avendo iniziato a parlare prima il nostro dialetto rispetto alla lingua italiana, il timoniere australiano Jimmy Spithill.

Al termine della suggestiva esposizione non sono mancate le domande; le può ricorrenti riguardavano l’alto contenuto tecnologico dei mezzi, con il timore che vada a minimizzare le capacità dell’uomo, ma Zugna a riguardo ha risposto: “Quelle di oggi sono barche a vela “ipervitaminizzate”, però non parliamo assolutamente di un altro sport”.

In chiusura Bronzi, che proprio ieri ha ricevuto il sigillo trecentesco della città dal sindaco Roberto Dipiazza, ha ricordato che il 26 giugno il Panathlon consegnerà il “mulo de oro”, premio che annualmente conferisce al triestino – o triestina, come nel caso di Sara Gama nel 2020 – che si è particolarmente distinto nel corso precedente; a suggellare il prestigio di tale riconoscimento, la cerimonia avrà luogo in Regione.


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