Al mondiale di qualifica olimpica, disputato nel 2019 a Linz in Austria, l’atleta azzurro triestino Simone Martini ha garantito all’Italia la partecipazione alle imminenti Olimpiadi di Tokyo, in una specialità, il singolo senior di canottaggio, dove il nostro Paese mancava la qualificazione olimpica da 16 anni.

Ieri, nel salotto azzurro del Palazzo municipale, il sindaco Roberto Dipiazza ha voluto incontrarlo per consegnargli la tradizionale medaglia del Comune di Trieste, segno di apprezzamento per l’impegno sportivo profuso, ma anche per una carriera universitaria e lavorativa di successo con la laurea magistrale in Ingegneria Navale, il master di primo livello in “High Performance Computing” alla SISSA, il dottorato in ricerca in Ingegneria Industriale e dell’Informazione e ora impegnato con il lavoro al laboratorio CRMA (Centro Regionale di Modellistica Ambientale) dell’ARPA FVG. “Nella vita come nello sport bisogna sempre osare e impegnarsi al massimo - ha detto il sindaco - e tu lo stai facendo. Bravo, continua così e questa medaglia ti sia di stimolo verso nuovi meritati traguardi”.

Simone Martini, (ora ai Canottieri Padova) è anche un componente del Consiglio della Federazione Italiana Canottaggio, in quota atleti, per il quadriennio 2021-2024 e punta a mettere a disposizione la sua esperienza sportiva, universitaria e lavorativa. Inoltre, parallelamente al canottaggio di tipo tradizionale “olimpico”, si dedica al coastal rowing, il canottaggio praticato in mare con apposite imbarcazioni, e ha partecipato alle ultime 9 edizioni dei Mondiali per club, collezionando ben 5 podi (due bronzi, due argenti e un oro nel 2017) sempre nella specialità del singolo.

Reduce dall’esperienza Covid che ne ha rallentato la preparazione, Simone Martini, che nell’incontro era accompagnato dal già consigliere federale Dario Crozzoli, affronterà la prossima settimana la selezione per cercare di essere presente all’Olimpiade di Tokio con la barca che lui stesso ha già qualificato.