Trieste, 20 Aprile 2024

Fernandez, un "tango" ballato a Trieste con amore

26 Gennaio 2022 Autore: Alessandro Asta

Certi amori non finiscono. E in questo caso, molto probabilmente non finiranno mai. La notizia della richiesta di Juan Fernandez di lasciare urgentemente e improrogabilmente Trieste per ritornare in Argentina è stato un tuffo al cuore per tutti. Tifosi in primis, ma anche per noi addetti ai lavori che ne abbiamo sempre apprezzato la disponibilità, la cordialità e la simpatia in tutti questi anni con la maglia biancorossa sulle spalle. Anche per questo motivo, vederlo andare via in maniera improvvisa fa ancora più male. Ma – riprendendo le parole di ieri del presidente Mario Ghiacci - ci sono momenti in cui le scelte personali sono più pressanti di quelle lavorative e sportive. E il Lobito merita davvero tutto l’affetto e il supporto per superare, con modi e tempi giusti, una fase importante e delicata della propria vita.

Di tappe importanti e indimenticabili, Fernandez ne ha scritte parecchie all’ombra di San Giusto. Anche da avversario, perché il 29 novembre 2015 in A2 ammutolì Valmaura vestendo la maglia della Leonessa Brescia, infilando una tripla che sconfisse sul filo di lana la squadra di cui poi ne avrebbe vestito la maglia due stagioni dopo. Fu proprio quello il “biglietto da visita” che Juan presentò al pubblico biancorosso, un ambito che ripropose poi – in tutta la sua quintessenza – il 2 febbraio 2020, con quella “bomba” allo scadere che fece esplodere via Flavia contro il Banco di Sardegna del “Poz”. Fu l’ultima volta di un Allianz Dome pieno zeppo di spettatori, prima di una pandemia che ha fatto allontanare sensibilmente il grande pubblico dall’impianto triestino. Di fatto, un crocevia di quello che è stato e di quello che per un po' di tempo ancora non sarà più. Ed è indicativo che a scrivere quella pagina sia stato proprio lui, quasi a certificare che il voler vestire i panni di leader (ruolo che spesso non gli è stato dato, anche in maniera ingiusta) è sempre stato tutto ciò di più importante da voler mettere a disposizione per la propria squadra.

Dai Lobito, facciamo una foto ricordo che poi te la puoi tenere tra i ricordi più belli della tua carriera”. È quella a corredo di questo articolo, 24 ore dopo quella tripla del 2 febbraio 2020. Con un sorriso dolce e sincero, che speriamo con tutto il cuore di poter rivedere stampato sulle sue labbra molto presto. E perché no, nuovamente a queste latitudini: perché davvero, certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Ne siamo certi: quello tra Fernandez e il popolo triestino sarà per sempre indissolubile e inseparabile. Con la speranza che quelle strade possano incrociarsi nuovamente, in un "tango" da ballare ancora a Trieste.

"¡Buena suerte, Juan!"


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