Trieste, 19 Aprile 2024

I Tigers tornano in pista: inizia la preparazione per la A

05 Agosto 2022 Autore: Francesco Bevilacqua

La Serie A di hockey inline comincia lontano dai riflettori, sulle salite dell’Area di ricerca a Basovizza ed in palestra. La Tergeste Tigers ha ufficialmente iniziato la preparazione atletica che la traghetterà nel massimo campionato: dopo la storica promozione, è l’ultimo gradino prima di immergersi completamente in una stagione dai ritmi alti, trasferte dispendiose e pericoli dietro ad ogni angolo.

Per fortuna, le tigri sono affidate alla supervisione del preparatore atletico Antonio Tropea, immancabile protagonista da dietro le quinte delle ultime stagioni dei biancorossi, compresa quella che ha consacrato la società di Mike Angeli al primo posto della cadetteria. Triestino, classe ’87, Tropea si è laureato in scienze motorie a Udine e sta conseguendo l’alloro in fisioterapia all’università di Capodistria; nel mentre, ha accompagnato il club triestino in un percorso di crescita che si è indissolubilmente intrecciato con lo sviluppo della sua carriera professionale. «Seguo i tigers da oltre sette anni – spiega il preparatore – all’inizio come massaggiatore, poi ho messo sul tavolo la mia esperienza derivante dalla laurea, applicata al parquet e la promozione dello scorso anno è stata un grande riconoscimento per tutti».

Lunedì la squadra triestina si riunirà per la terza seduta, in attesa della comunicazione ufficiale dell’avvio dei campionati che saranno anticipati a causa del mondiale: «Siamo costretti ad affrettare i tempi e dobbiamo stare attenti ad equilibrare forze ed energie. Questo però non sarà un problema – ammette Tropea – siamo partiti con un carico aerobico importante e con il tempo adegueremo i carichi per presentarci al meglio in Serie A».
Intanto da Lubiana è arrivato il nuovo tecnico, Franc Ferjanič, valore aggiunto di una rosa che non ha subito stravolgimenti, con la conferma del nocciolo del gruppo, la cui continuità potrà fornire l’arma in più in chiave salvezza. «Il nostro vantaggio, è quello di conoscerci da diverso tempo e aver avuto modo di condividere delusioni e gioie ci lega ancora di più. Quest’anno vedo i ragazzi, e mi ci metto anche io, super carichi; vogliamo rimanere con i piedi per terra ma ho già visto l’entusiasmo e la grinta che servono per garantire un alto livello di gioco».


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